Riprendendo la maestria degli artigiani del quarto e quinto secolo, Louis Vuitton dà vita a un modello di orologio super lavorato.
Quanto è scontato parlare di viaggio nel tempo quando si tratta di orologi? So che la risposta è scontata, ma in questo caso non si può fare altrimenti. Parliamo dell’orologio Louis Vuitton Voyager Flying Turbillon “Poinçon de Genève”.
Decorato con il metodo plique-à-jour, tecnica di decorazione finissima, l’orologio dimostra le grandi abilità della maison di moda, nella realizzazione di orologi.
Louis Vuitton, con questa tecnica, torna indietro nel tempo fino agli albori delle manifatture artigianali. La maison di moda, infatti, riprende l’antica tecnica del plique-à-jour e la riporta nel processo di creazione moderno.
Nel cuore del nuovo modello di orologio, Louis Vuitton, con questa tecnica delicatissima, poggia un capolavoro smaltato sviluppato dagli artigiani bizantini durante il quarto e quinto secolo.
Forse ci stiamo un po’ perdendo, vi spiego meglio: plique-à-jour è una tecnica di decorazione a smalto che prevede l’applicazione dello smalto vitreo in celle senza il fondo, così la luce può brillare attraverso lo smalto trasparente o traslucido. Fighissimo, no?
L’estremamente scrupolosa tecnica ha impiegato gli artigiani Louis Vuitton per untotele di 100 ore di lavoro, per perfezionare ogni singolo dettaglio.
Un unico quadrante sotto forma di vernice smaltata viene abilmente riempito nei ritagli, cotto più volte per ottenere trasparenza, lucentezza e sfumature colorate che non sono seconde a nessuno.
Nascosto, ma non troppo, dietro il quadrante in vetro colorato, si trova il calibro LV 104 con il sigillo “Poinçon de Gèneve”, un’istituzione indipendente che certifica il massimo livello di produzione e finitura di tutti i componenti di un orologio. Il sigillo testimonia l’intricata lucidatura. Il tutto assieme alla decorazione eseguita rigorosamente a mano su tutti e 168 singoli componenti.
Se poi non fosse già abbastanza prezioso, si aggiunge una cassa da 41mm in platino e oro bianco.
Diciamo che se riuscite a metterci le mani sopra, avrete di cosa raccontare a cena sfoggiandolo. Complimenti agli artigiani per le abilità e la pazienza.