Accordi di Stile: L’evoluzione della moda nel Rock ‘n’Roll

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Sin dagli anni del dopoguerra, la storia del rock e della moda si intrecciano profondamente.

La moda ha riflesso le tendenze musicali, amplificandole e trasformandole in espressioni visive. Parallelamente, la musica ha influenzato l’estetica, generando un ciclo di ispirazione reciproca. Entrambi sono stati strumenti potenti di espressione individuale e di ribellione sociale, contribuendo a definire identità culturali e generazionali.

Dondola e Rotola

Il termine “rock” significa “dondolare”, mentre “roll” vuol dire “rotolare”. Nel 1947, Roy Brown, un artista blues, usò il termine nella canzone “Good Rocking Tonight”, mentre Alan Freed, un DJ di Cleveland, lo adottò nel 1951 per il programma radiofonico “Moondog Rock ’n’ Roll Party”, con l’intento di diffondere la musica tra le nuove generazioni.

La storia del rock è un viaggio attraverso le profondità della cultura americana, un mix di ribellione, passione e mistero, che ha sconvolto il mondo della musica, della moda, e della società stessa. Tutto ebbe inizio nelle fumose sale da ballo nel sud degli Stati Uniti degli anni ’50, dove il blues e il country si incontravano per creare qualcosa di nuovo. La nuova musica portava con sé un senso di ribellione e libertà, un’energia contagiosa in un mondo che sembrava troppo rigido e restrittivo. 

In quegli anni la musica era principalmente apprezzata dagli adulti (specialmente la musica classica) o dalle persone emarginate dalla società (jazz e blues). Eppure, il rock and roll di Chuck Berry, Jerry Lee Lewis ed Elvis Presley ha raccontato per la prima volta ai ragazzi che non erano soli. Questa musica non solo univa ragazzi di diverse origini e background socio-economici, ma sfidava le norme segregazioniste dell’epoca,  diventando una forza unificante capace di cambiare il volto della cultura popolare americana.

L’influenza del Rockabilly sulla moda degli anni ’50

La moda rock degli anni 50 era associata al rockabilly, uno stile musicale che univa il nero Blues, Jazz, Swing e il bianco country.

Questo genere musicale evidenzia il gusto per l’influenza della cultura nera americana, con i ragazzi bianchi del Sud che adottano vestiario e atteggiamenti associati agli afroamericani.

Elvis, re del rock anni 50, il primo nella storia a legare la musica all’immagine, è l’esempio puro di rockabilly style. Giacche sportive comode, camicie dai colori pastello o a larghe strisce verticali, con colletti contrastanti rigorosamente alzati. Si predilige il bicolore rispetto alla monocromia, con tessuti lucidi e persino lamé dorato. Pantaloni larghi, con righe laterali e cinture allacciate al lato con fibbia rivolta verso l’anca. I capelli sono pettinati in stile “culo d’anatra”, mentre sono comuni sigarette in bocca o dietro l’orecchio e tatuaggi sulle braccia con simboli della vita spericolata.

The Swinging City

È l’aprile del 1966 quando Londra viene ribattezzata dal Time “The Swinging City”, poichè culla di musica, arte, moda e stili di vita alternativi, che suggerivano un’atmosfera di innovazione e libertà.

A partire dagli anni ’60, le nuove tendenze di moda si sviluppano principalmente attraverso le boutique, gestite da figure influenti che spesso fungono da precursori di stili, animatori culturali e manager di musicisti emergenti. Durante questo periodo, Londra diventa il centro di riferimento per le nuove tendenze moda, le band emergenti e le boutique di culto.

negozio apple dei beatles

Al culmine del loro successo, persino i Beatles aprirono la loro boutique a Londra: Apple Boutique. Il Fab Four inizialmente vestiva giacche senza collo firmate Pierre Cardin, pantaloni a sigaretta, stivaletti con tacco cubano. Con la nascita dello stile hippie arrivarono a sperimentare jeans a zampa, caftani e capelli lunghi, abbandonando il famoso moptop, il caschetto con francia pesante che li aveva resi iconici.

Vivienne Westwood: La Regina del Punk e l’eredità di 430 King’s Road

430 King’s Road, una giovane Vivienne Westwood e il suo partner dell’epoca, il manager dei Sex Pistols Malcom McLaren, inaugurarono il negozio che divenne il punto di riferimento per i seguaci del movimento punk rock, tendenza di moda dei 70s ribelli e provocatori.

Vivienne Westwood adornava abiti comuni con fibbie, cerniere, chiodi, borchie e merletti. Giacche di pelle customizzate e scarpe Dr. Martens divennero essenziali negli armadi dei Sex Pistols e Ramones, comunicando un senso di ribellione e disprezzo per l’establishment.

Tuttavia, nonostante il successo del loro negozio “Sex”, le resistenze alla relazione tra punk e moda erano diffuse, alimentate dalla percezione mediatica del punk come ribellione totale alle norme sociali e estetiche. Tuttavia, Dick Hebdige, teorico delle sottoculture, ha evidenziato che le esagerazioni visive e musicali del punk hanno effettivamente contribuito a far prosperare l’industria della moda britannica.

Grunge e Glam Rock

Negli anni ’80 si diffuse l’estetica del glam rock, che preferiva capelli voluminosi, pelle sintetica, pantaloni aderenti a vita alta, stivali a tacco alto e trucco pesante. Gruppi come i Guns N’ Roses e i Motley Crue divennero icone di questo stile esagerato e spesso kitsch.

Negli anni ’90 i Nirvana invadono la scena pop, e Kurt Cobain, con i suoi outfit disordinati, diventa un’icona di stile trasmettendo un’immagine di autenticità e disinteresse per il glamour. Nasce il grunge, principalmente a Seattle, musicalmente e stilisticamente parlando. Influenzato dall’heavy metal e dall’hardcore, questo stile conserva tutt’ora la sua rilevanza anche dopo 30 anni.

Anche i Pearl Jam ne definirono lo spirito disordinato e ribelle, trasformando capi semplici in simboli di stile. Il look trasandato ma espressivo si basava sull’abbigliamento comodo e funzionale, come camicie in flanella, jeans strappati, anfibi logori, t-shirt grafiche e denim come must have. Di tendenza era il mix & match, che abbinava capi fantasia dai toni scuri e discordanti, con texture differenti.

Rock and Royalty

La moda contribuisce a creare un’aura divina intorno alle rockstar contemporanee. Il libro fotografico Rock and Royalty di Gianni Versace, riflette sulla crescente importanza delle star della musica rock nell’immaginario collettivo, equiparando la loro influenza e status sociale a quello dei monarchi e nobili del passato.

Le rockstar non solo incarnano uno stile di vita lussuoso e glamour, ma anche una forma di ribellione e individualità che viene celebrata attraverso la moda. 

Oltre ad essere figure di spicco nell’industria musicale, le rockstar hanno un potente impatto culturale e sociale, emergendo come veri e propri leader di tendenza.

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