È nel panorama del fast fashion che prende vita l’iniziativa di Circ: una moda sostenibile dove la parola d’ordine è riciclare.
Ogni anno, l’industria della moda smaltisce 92 milioni di tonnellate di prodotti tessili attraverso inceneritori o discariche, con meno dell’1% dei tessuti riciclati per creare nuovi abiti. Questo processo produttivo è estremamente oneroso in termini di risorse. La produzione di cotone richiede 3,3 milioni di acri di terra e 6 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno. Mentre per il poliestere vengono impiegati 70 milioni di barili di petrolio annualmente.
Nonostante il consumo eccessivo e la cultura del “fast fashion” siano sfide fondamentali da affrontare per creare un’industria più sostenibile, vi sono anche notevoli ostacoli tecnici. Veri e propri limiti per il riciclaggio dei tessuti e la nostra capacità di riutilizzarli così da creare nuovi capi d’abbigliamento. Un esempio lampante riguarda le sfide nel riciclare efficientemente il poliestere-cotone. Una combinazione sintetica di fibre di cotone e polimeri plastici che costituisce quasi la metà di tutti i rifiuti tessili. Il tessuto misto impiega circa 200 anni per biodegradarsi e rilascia sostanze chimiche dannose.
Crediamo di poter costruire un’industria della moda veramente sostenibile e circolare e la nostra tecnologia è un primo passo importante per raggiungere questo obiettivo. Non vediamo l’ora di lavorare con The Earthshot Prize e la sua rete in tutto il mondo per continuare a fare il cambiamento tanto necessitato nell’industria della moda e sostenere le imprese nel soddisfare le loro ambizioni climatiche e ambientali.
Così Peter Majeranowski, CEO e cofondatore di Circ, racconta della sua azienda statunitense nata nel 2011. La società ha sviluppato un metodo rivoluzionario per riciclare poliestere e cotone in materiali che possono essere reinseriti nella catena di fornitura per produrre nuovi abiti. Questo è possibile grazie al suo processo idrotermale brevettato per separare completamente il poliestere dalle fibre di cotone. Convertendo le fibre di poliestere in un polimero liquido. Preservare e separare il poliestere senza danneggiare il cotone potrebbe consentire il riutilizzo delle fibre di cotone e poliestere nella produzione di nuovi tessuti. Riducendo allo stesso tempo in modo significativo le emissioni di carbonio.
Ogni capo di abbigliamento in policotone riciclato da Circ è un capo di abbigliamento in meno smaltito in discarica o bruciato negli inceneritori che inquinano l’aria. Circ ha compiuto enormi progressi: deviando 103 tonnellate di rifiuti tessili dalla discarica al riciclaggio e risparmiando 130.000 kg di emissioni di CO2.
L’azienda prevede di aprire uno stabilimento in grado di riciclare 60.000 tonnellate di rifiuti tessili all’anno. La capacità produttiva di Circ quadruplicherà fino a raggiungere le 300.000 tonnellate entro il 2030, aiutando in questo modo l’industria della moda a muoversi verso la circolarità.
Testo a cura di Matilda Fossati
Foto: Cric Website