Dal lockdown la tuta sportiva è diventata parte integrante della nostra quotidianità arrivando anche alle passerelle delle fashion week.
Archiviate le silhouette sportive, retrò e femminili, sembra ora essere tornata in auge la tuta da ginnastica degli anni 90-2000. L’abbiamo vista sulle passerelle più importanti, da Balenciaga a Tom Ford a Gucci, con suggestioni vintage e un flair tutto contemporaneo. Un nuovo successo, quello della tuta da ginnastica, che si deve anche alle celeb – tra cui Amina Muaddi, Bella Hadid, Emily Ratajkowski – che prima l’hanno ripresa per i loro momenti off-duty, e poi sdoganata come outfit da giorno, un leasurewear trasformato in un completo “classico” e glam. Portata in passerella dai brand più importanti, reinterpretata dalle celeb, la tuta da ginnastica ha perso l’esclusiva connotazione sportiva per diventare il nuovo completo da giorno.
Le origini della tuta da ginnastica
Nel 1967 Adidas introduce per la prima volta la tuta da ginnastica come la concepiamo oggi, composta da giacca e pantaloni, con le sue tre strisce ormai diventate un cult, da utilizzare prima e dopo l’attività sportiva. In pochi anni diventa un vero fenomeno culturale. Resa popolare grazie anche a Bruce Lee che sul grande schermo indossa il primo modello Adidas giallo a strisce nere, negli anni 80-90 diventa la divisa dei rapper americani come Snoop Dogg e il leggendario trio Run-DMC.
Negli anni 2000, la tuta è stata reimmaginata in ciniglia da Juicy Couture, il brand di Los Angeles che per primo ha dato vita alla moda slounge – mix tra sport e lounge – e indossata da tantissime celebrità, a cominciare da Madonna, per cui ne viene realizzato un modello su misura. Dopo di lei, Paris Hilton, Britney Spears e ancora Jennifer Lopez, che indossano la tuta non solo nel tempo libero, ma anche per feste ed eventi da red carpet. A controbilanciare il minimalismo imperante, le tute di ciniglia di Juicy Couture sfoggiano logomania, lettering corsivo, strass, paillettes, dettagli metal, e una vivace palette cromatica.
La concezione della tuta oggi
Nel corso dei decenni, la tuta ha continuato a trasformarsi, uscendo da palestre e case (dove era entrata prepotentemente con la pandemia) per perdere la sua connotazione esclusivamente sportiva e diventare un outfit da giorno a tutti gli effetti: un must have del guardaroba trasversale agli stili, pratico e cool, persino elegante. Che riscopre materiali come il jersey, il cashmere, il cotone organico fino a tessuti tecnici e acetati d’ispirazione vintage.
E’ grazie alle sue caratteristiche ‘athleisure‘, quel giusto mix tra comodità e dinamismo, se la tuta da ginnastica è diventata il nuovo oggetto dei desideri di celebs e creativi. Che non smettono di modellarla e modularla a partire dai tessuti, sempre più lussuosi e con un occhio attento all’aspetto estetico. Niente a che vedere quindi con quelle tute sformate portate da schiere di adolescenti negli anni ’90, la tuta 2.0 più che al fitness sembra ispirata alla couture. Perché, in fondo, di questo si tratta. E come sempre nella moda tutto torna.
Foto: Vogue