Skincare mania: aumenta l’ossessione per le creme antietà e la Svezia decide di intervenire.
La Gen Z ha davvero paura di invecchiare? Domanda retorica: la risposta è sì ed è evidente dal consumo di creme anti-età in età adolescenziale e pre-adolescenziale. E di video e reel su Instagram e TikTok che trattano l’argomento. Mentre una lista di attivi più o meno sicuri per le pelli più giovani che abitano il nostro Pianeta, può essere compilata, c’è chi, per primo, ha pensato di regolamentare la questione: la Svezia. Qui, chi ha meno di 15 anni non potrà acquistare creme anti-età e correlati.
Non solo make up. Chi ancora non ha compiuto i 18 anni d’età e chi ha anche meno di 15 anni, non è solo diventato un fan (e un grande esperto) di make up. Si è appassionato, o per meglio dire ossessionato, anche alla skincare. Non una semplice cura per la pelle, tipica dell’età adolescenziale. Composta per lo più da detergenti e creme per la pelle mista e grassa, anti-imperfezioni e anti-brufoli, e perfezionatori dei pori. Gen Z e Gen Alpha sono attratti da tutto quello che ha un effetto anti-età. La loro pelle, ancora in un’età di crescita ed evoluzione, verrebbe trattata alla stregua di una pelle matura. Con creme anti-età e trattamenti anti-invecchiamento. Ma c’è chi ha deciso di regolamentare l’uso di prodotti così specifici ed efficaci che, sulla pelle di un adolescente, potrebbero causare più danni che benefici.
Creme anti-età: la Svezia regolamenta l’acquisto per gli adolescenti
Le farmacie della principale catena svedese Apotek Hjärtat ha infatti deciso di vietare la vendita a chi entra e ha meno di 15 anni compresi. Le ragazze che hanno un’età inferiore non potranno più acquistare determinati prodotti per la cura della pelle.
Quali prodotti sono stati vietati in Svezia a chi ha meno di 16 anni? Le creme anti-età a base di retinolo e Vitamina C: due attivi portentosi per la pelle matura. E poi i trattamenti provvisti di acidi che agiscono come peeling sull’epidermide: per esempio gli AHA e i BHA. Un tentativo per tutelare la pelle dei più giovani che, con soin creati per una cura avanzata, potrebbe danneggiarsi. Come Annika Svedberg, chief pharmacist da Apotek Hjärtat, dichiara a Dazed, “l’uso di prodotti avanzati per la cura della pelle che ad esempio mirano a ridurre le rughe e ottenere un tono più uniforme non è qualcosa di cui un bambino ha bisogno”. La vendita sarà permessa, a chi meno di 15 anni, solo dietro condizione cutanea rilevante o dietro permesso dei genitori.
L’azienda spera che così si possa avviare una conversazione tra genitori e figli su come creare una routine di bellezza basata su esigenze e non su ideali o (sbagliati) suggerimenti acquisiti dai social.
Foto: Fanpage