La comunità di Abbiategrasso, luogo natale del genio Franco Moschino, si riunisce per onorare e celebrare insieme, i trent’anni dalla morte del grande artista. Da marzo a novembre 2024, il progetto animerà Milano, e non solo, con mostre, rassegne, bandi e spettacoli dedicati all’eterno Genius Loci.
In un luogo umanamente importante, quanto la Fondazione TOG, si è svolta la commemorazione, da parte di amici e collaboratori, della scomparsa del comunicatore e personaggio anticonformista, Franco Moschino.
L’incontro si è aperto con un emozionante video, in cui collaboratori, stilisti, modelle, e molti altri, hanno detto la loro sul grande innovatore. Definendolo più che uno stilista, un comunicatore, un uomo libero e un contestatore del sistema moda. Aveva la capacità di far divertire , era critico, ma spiritoso e imprevedibile.
“Franco stesso diceva che lui non era uno stilista ma una redattrice di moda. Lui ogni volta sorprendeva, le sue sfilate erano vere e proprie performances. Il pubblico non si aspettava da lui la Moda ma tutto quello che si inventava per presentare la Moda. Quindi era sicuramente un comunicatore pazzesco e un uomo libero. Grande libertà di pensiero e grande libertà d’azione” – Luca Stoppini, artista, fotografo, direttore creativo.
“Si improvvisava molto, non c’erano prove, era tutto spontaneo. Lui aveva un’ironia ma un’ironia tenera, non crudele ma rispettosa”. – Violeta Sanchez, modella.
A seguito del video, Tommaso Basilio, Alberto Clementi, Annamaria Gallo, Tiziana Losa, Luca Moroni, Rossella Jardini, sono i sei ospiti che ci hanno trasportato nell’universo dello stravagante e moderno Moschino, attraverso racconti di un passato indimenticabile, che ancora oggi vive sui loro sorrisi.
Sono sempre loro, assieme a tutta la comunità di Abbiategrasso, gli ideatori del progetto Genius Loci: Franco Moschino – XXX anni dal kaos, una retrospettiva che rende onore a Moschino come persona, più che come stilista.
La parola ai testimoni: Franco Moschino
“Oggi la moda viene presa molto sul serio, le modelle hanno sempre espressioni serie, che trasmettono quasi malessere, ed è molto raro vedere ragazzi e ragazze che ridono e si esprimono veramente”, come sostiene il giornalista Tommaso Basilio, “mentre in Moschino era così; Franco aveva un approccio ironico, divertente e leggero, pur essendo un grande professionista. Prendeva in giro anche sé stesso. Per esempio quando scattò una fotografia indossando la t-shirt con la stampa Moschifo, oppure quando si è vestito da bambino per presentare la nuova collezione. Quale altro stilista oggi lo farebbe? È una cosa che manca nel panorama contemporaneo, questo atteggiamento leggero e di condivisione” e aggiunge “Essere ironici è la base dalla creazione.”
Anche Alberto Clemente, architetto e direttore artistico della rassegna, amico e concittadino di Franco, lo definisce così “Nel gruppo delle pecore bianche lui era una pecora nera. ” Ricorda, poi, i tempi del liceo, quando Clemente frequentava il liceo artistico e Moschino l’Accademia delle Belle Arti, e venivano presi in giro dagli operai per come andavano vestiti a scuola, con mantelle estrose e particolari. “Il sogno era aprirsi al mondo intero; la città aveva bisogno di una scossa sociale e creativa: era il momento di valorizzare Moschino.”
Toccante l’intervento di Rossella Jardini. Stilista e grande collaboratrice di Franco Moschino, che, emozionata, ci ha raccontato alcuni momenti della loro vita insieme, fino a poco prima della sua morte. Hanno viaggiato, hanno lavorato, hanno riso e sono stati sgridati, INSIEME.
Jardini è alle prese con un libro dedicato a Franco Moschino, che uscirà tra pochi mesi, intitolato “Ma chi l’avrebbe detto”, e si sta progettando la realizzazione di un film…
“Moschino pungolava il sistema moda, rappresentava la libertà e la fantasia, esprimeva idee che non erano accettate. Esprimeva la libertà di sbagliare, di osare e di provare. Aveva voglia di riscatto personale. Lui era un pioniere.” Manuel Agnelli, anche lui concittadino di Moschino.
Definito un anno “moschiniano”, a 30 anni dal kaos, l’intera comunità spera in un nuovo kaos che invada Abbiategrasso, e non soltanto, con i suoi eventi in programma dedicati all’artista.
IL PROGRAMMA
Ecco gli appuntamenti
05/04/2024 – 21/04/2024 Apertura mostra dedicata @Sotterranei Castello Visconteo e Chiesa
Santa Maria Vecchia
06/04/2024 alle 17:30 Banda Garibaldi celebra l’apertura e l’inaugurazione della mostra “Genius
Loci. XXX anni dal kaos” @Sotterranei Castello Visconteo
06/04/2024 dalle 15:30 alle 19:30 Annullo filatelico con Poste Italiane e Associazione filatelica e
numismatica AFNA
06/2024 Nel mese di giugno, Confcommercio Abbiategrasso organizza una Moschino Night
Parade
09/2024 Mostra fotografica Associazione Sguardo sul mondo a tema
10/2024 Spettacolo teatrale associazione Teatro Monolite a tema
27/10/2024 Maratona dei narratori a tema Genius Loci
24/10/2024 Evento Hospice Abbiategrasso
11/2024 Premiazione Concorso Bando
Anticonformista, moderno, all’avanguardia, Franco Moschino ha cambiato il modo di interpretare la moda. Ha identificato un dna profondo, il quale gli ha permesso di essere sempre molto riconoscibile e di differenziarsi dagli altri; ha portato in passerella dei codici nuovi, originali e personalissimi.