Se prima era il logo di un brand a identificarlo e renderlo riconoscibile, ora nel mercato della moda è il colore il nuovo strumento utilizzato dalle aziende per distinguere un marchio.
Dal verde acqua Tiffany al rosso Valentino, passando per il rosa Schiaparelli, i colori nella moda giocano un ruolo fondamentale. E piano piano stanno prendendo sempre più piede sia nel marketing che sulle passerella. Sta infatti scomparendo l’utilizzo del logo e del monogram anche dai vestiti che si stanno addolcendo e conformando ad un’estetica più minimal ed elegante. Il colore per un brand è un fattore decisivo necessario per la sua riconoscibilità. L’esempio più lampante è quello di Gucci che per ultimo ha creato una strategia di marketing che si è basata tutta su un colore: Gucci Ancora. L’ultimo brand tra i tantissimi che ha dato il nome ad un nuovo colore. Diventato poi il protagonista assoluto durante l’intera fashion week di settembre 2023. Quando Gucci ha sfilato per la prima volta sotto la direzione creativa di Sabato De Sarno.
Secondo uno studio condotto dall’Institute for Color Research, i colori sono, tra tutti gli elementi visivi che connotano un brand, il fattore determinante: in soli 90 secondi riescono a condizionare fino al 90% dei giudizi delle persone. I colori fungono infatti da catalizzatore di attenzione e la giusta combinazione cromatica riesce a suscitare nel cervello del consumatore emozioni e reazioni precise e prevedibili.
“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.”
Alessandro Baricco
Numerose sono state le teorie sull’uso dei colori formulate nel corso del tempo. Tra le più celebri, ricordiamo quelle di Vasilij Kandinskij e di Max Lüscher. Ne Lo spirituale nell’arte (1909), Kandinskij teorizzò come l’anima e l’arte siano influenzate l’una dall’altra per via di due effetti: uno fisico e superficiale, e un altro più profondo, attraverso il quale emerge la vera forza psichica, emotiva ed emozionale del colore.
“In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente un’anima.
Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima.
E’ chiaro che l’armonia dei colori è fondata solo su un principio:
l’efficace contatto con l’anima.”
Vasilij Kandinskij
Il colore comunica in modo immediato un messaggio, che può essere sfruttato a proprio vantaggio dalle aziende per persuadere i potenziali clienti. Le associazioni tra diverse tonalità, la loro applicazione in diversi contesti e le sensazioni che entrano in gioco quando vediamo un colore, sono tutti elementi che un brand deve tenere in considerazione nella progettazione di un logo. I colori sono fondamentali per la definizione della “brand identity”, tanto da rinforzare il modo in cui i consumatori identificano la “personalità” del brand. Molti dei marchi più importanti al mondo, infatti, hanno costruito la propria immagine attorno ad un colore garantendosi una netta differenziazione rispetto ai concorrenti.
Insomma nella moda è nata una nuova tendenza dove il monogram scompare sempre di più come elemento caratterizzante di un brand, a favore della scelta di un colore che rende il tutto molto più minimalista ma anche estremamente differenziante. Soprattutto all’epoca dei social media dove l’impatto visivo è tutto e c’è dunque bisogno di un elemento riconoscibile e individuabile.
Foto: Marie Claire