Lo spettacolo da record del 2023 è tornato. Il Piccolo Principe, di Stefano Genovese, riaccende l’immaginazione di bambini e adulti, nei teatri di tutta Italia.
Se pensate che le tradizioni vadano mantenute e siete abituati a film che seguono di pari passo i libri, in questo spettacolo, l’ultima cosa che dovete fare è aspettavi la rappresentazione letterale del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, perché non è proprio questa l’occasione.
Il regista Stefano Genovese ha elaborato una nuove versione, proposta in chiave molto più che moderna, del Piccolo Principe.
Quando la parola non è sufficiente a spiegare un concetto, musica, gesti e installazioni diventano i protagonisti della scena.
Il Piccolo Principe: la storia senza età
La rappresentazione teatrale è la messa inscena del viaggio del Piccolo Principe, l’unico abitante, oltre ad una profumata rosa (Adele Tirante), di un pianeta molto lontano dalla terra. Un aviatore disperso nel deserto (Davide Paciolla), un vecchio re (Matteo Prosperi), un giullare vanitoso, un geografo, e molti altri, sono i bizzarri personaggi di questa avventura, nata per far crescere i più piccoli e far tornare bambini gli adulti.
Punto forte dello spettacolo sono stati i due performer Giulio Lanfranco, un’acrobata, che si è esibito, interpretando un uomo d’affari e un ubriacone, e l’attore di circo Vittorio Catelli, il lampionario.
Anche le scenografie (di Carmelo Giammello) hanno avuto un ruolo centrale. Un’ambientazione desertica, un clima arido, talmente realistico da trasmetterci la sofferenza della mancanza di acqua provata dai protagonisti; sfere volanti e palloni giganti dalle sembianze extra terresti, della quale spuntavano gli attori.
I costumi (curati da Guido Fiorato) erano pertinenti alla rappresentazione. A partire dalla donna-Rosa, vestita con un abito dai toni lucenti del verde e del rosso, la quale rappresentava un fiore appena sbocciato. Dopo l’abbandono del Principe, si sveste e smonta il proprio abito, impersonando un fiore appassito, per la tristezza. C’era anche un ubriacone ballerino con una giacca dotata di 8 braccia, un illusione sorprendente!
Uno spettacolo immersivo, innovativo e coinvolgente, anche dal punto di vista olfattivo… profumi e aromi dispersi sulla platea, infondevano sensazioni legate alla memoria più profonda.
Alcune sono state le interazioni con il pubblico, ma poco approfondite e fini a sé stesse. Anche le musiche, a tratti un po’ troppo contemporanee, hanno distolto l’attenzione della narrazione.
Ma ciò che ci ha entusiasmato più di tutto, è stata l’abilità con il quale i due piccoli attori, del cast, (Alessandro Stefanelli/Gabriele Tonti) hanno interpretato il ruolo del Piccolo Principe.
«Tutti gli adulti sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano»
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