Fondazione Prada supporta “The Promise”, la prima mostra individuale di Michaël Borremans, l’artista belga che esporrà dal 22 marzo al 14 maggio 2024 a Prada Rong Zhai, a Shanghai.
“Quando creo un’immagine penso sempre all’impatto psicologico che avrà una volta esposta. Sono consapevole, o comunque rifletto sugli effetti che potrebbe avere sull’osservatore. Ciascuno reagirà in modo diverso, ma voglio essere io a decidere verso quale direzione.” Michaël Borremans
Michaël Borremans
Il pittore e regista belga Michaël Borremans, partendo da immagini fotografiche, scattate da lui stesso, dipinge con acquerelli i propri lavori, per poi trasformarli nuovamente in video e, infine, fotografarli ancora una volta. Le raffigurazioni dei suoi soggetti sono spesso mondi metafisici e surreali, atmosfere grottesche e oniriche, lontane dal nostro tempo. I protagonisti sono spesso figure umane, e oggetti comuni che si perdono in spazi vuoti ed isolati.
L’obiettivo è cogliere l’essenza della presenza umana e le loro emozioni.
Nelle sue opere c’è la presenza costante, ma velata, di situazioni sociopolitiche contemporanee o riguardanti la storia dell’arte.
Usando e sviluppando sempre prodotti creativi tramite media differenti, dalla pittura, alle installazioni, ai video, tra i quali anche cortometraggi, negli ultimi anni si è cimentato anche in ambito cinematografico.
Il punto di partenza qui, non è più la fotografia, ma la scultura. Borremans immagina in che modo i soggetti scultorei possano prender vita, muoversi ed esprimersi. E da questo punto parte la sua ricerca, che si sviluppa e diventa un cortometraggio.
Con videocamere mosse a rallentatore, l’artista, riprende momenti significativi dell’alienazione umana, focalizzandosi spesso su dettagli specifici, come parte di un volto, di un corpo o di un vestito.
The Promise by Prada
Sarà la storica residenza del 1918, Prada Rong Zhaiè, restaurata da Prada e riaperta a ottobre 2017, situata a Shanghai, ad ospitare The Promise, la mostra che presenterà le opere di Michaël Borremans. A completare l’esposizione è l’arredamento domestico orientale di inizio Novecento, in perfetta armonia con i quadri circostanti.
The Promise, oltre ai 23 dipinti di Borremans, esporrà uno dei sui film: The Storm (2006), una narrazione visiva di gesti e segni che ha come protagonisti tre uomini immobili e in cui gli unici elementi che cambiano sono la luce e la sua angolazione. Tra gli altri, oggetti stranamente minacciosi, come Mask (2008), Missile (2017), Alien (2018) e Coloured Cones (2019); e opere raffiguranti personaggi anonimi in atmosfere inquietanti, come A2 (2004), The Bodies (1) (2005), The Rug (2006), Still (2008), The Purse (2020) e The Racer (2022).
“Borremans riesce abilmente a evocare riferimenti a eventi storici senza cadere nell’omaggio o nell’imitazione, infondendo una coscienza critica contemporanea nella sua pittura”. Storico dell’arte e curatore Jeffrey Grove.