Dal 17 marzo al 13 ottobre, il MIC di Faenza presenta una mostra dedicata a Gio Ponti. Artista, designer e architetto, è un divulgatore dell’artigianato Made in Italy, noto in tutto il mondo.
Oltre 200 opere, tra ceramiche, vetri, elementi di design, disegni e bozzetti, allestite per l’esposizione “Gio Ponti. Ceramiche 1922 – 1967”, a cura di Stefania Cretella. Molto più di una semplice mostra; la narrazione del lavoro e della concezione del vivere moderno, osservata con gli occhi del grande designer.
Un mix di stili identifica le sue opere. Dal recupero della tradizione classica, con l’influsso di tecniche etrusche e romane, al savoir-faire dell’alto artigianato tipico del Made in Italy, adattato al nostro tempo.
Fondatore di due riviste storiche del settore, “Domus” e “Stile”, Gio Ponti ha promosso e portato l’architettura, intesa come design, nella vita di tutti i giorni, diffondendola, grazie alla sua attività progettuale e alla sua partecipazione a mostre ed eventi ovunque nel territorio.
È stato, infatti, protagonista delle Biennali di Monza, delle Triennali di Milano e di eventi internazionali come la mostra itinerante “Italy at Work. Her Renaissance in Design Today”. Un’esposizione dedita a far conoscere l’artigianato italiano e i professionisti del design oltreoceano, tenutasi dal 1950 al 1953 negli States.
“Gio Ponti. Ceramiche 1922 – 1967”
Una mostra che ripercorre tutti i passaggi della sua carriera. Dalle collaborazioni con la Cooperativa Ceramiche di Imola, Pietro Melandri e il contesto faentino (famose le cartepeste realizzate con i Dalmonte), con le Ceramiche Pozzi, Joo, Gabbianelli, e Richard Ginori.
Lavora, inoltre, con i critici Ugo Ojetti, Edoardo Persico, Luigi Fontana e Giovanni Gariboldi, suo successore alla Richard Ginori.
“Gio Ponti. Ceramiche 1922 – 1967″ è la celebrazione della sua passione per la ceramica. È incentrata sull’influenza che il modello pontiano ha avuto sul mondo contemporaneo e sul dialogo con altri artisti e designer del settore, appartenenti al suo tempo.
“Impari le cose fatte con le mani. Nulla che non sia prima nelle mani.” Gio Ponti.
La mostra si avvale della fondamentale partnership della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino e dell’Archivio Gio Ponti.
Apertura: fino al 31 marzo dal martedì al venerdì ore 10-14, sabato e domenica e festivi ore 10-18. Dal 1 aprile dal martedì alla domenica e festivi, ore 10-19. Chiuso i lunedì non festivi, 1 maggio, 15 agosto.
Ingresso: Intero 14 euro, ridotto 11 euro
Info: 0546697311, info@micfaenza.org
Immagini: www.micfaenza.org