La giovane Designer londinese debutta durante la settimana della moda meneghina grazie ai designer Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che con la loro iniziativa supported by Dolce&Gabbana supportano e risaltano i talenti dei giovani creativi.
Nata in Corea del Nord, cresciuta in Svezia, la madre di origini etiopi. Compie i suoi studi a Londra. Fin da subito palesa il suo approccio creativo e non convenzionale alla moda, certamente dettato dal variegato melting pot di culture che la contraddistingue, e che, continua a farlo anche in questa collezione con la sua creatività energica e a volte unica.
Inclusione e femminilità abbracciano le curve di ogni genere portando in passerella (una delle poche) modelle di ogni taglia fino alla plus-size. Come diceva il filosofo Seneca “una bella donna non è colei di cui si lodano le belle gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti” Feben riesce in questo obbiettivo. Con grande padronanza delle sue capacità sconfigge il pregiudizio che vede essere la persona ad adattarsi all’abito e non il contrario.
L’armonia dei capi è dettata dai morbidi drappeggi e dal movimento di ruches scultoree. Scolli, spalline voluminose e colli alti cooperano sapientemente grazie all’utilizzo di tessuti materici e luminosi, conformandosi così allo stile della designer. Nella color palette di Feben dominano il verde lime e diverse declinazioni di azzurro e marrone, accompagnati da piccole punte di giallo e arancio.
La verticalità delle linee dona un effetto slanciato, le frange si confermano parte integrante del DNA del brand. Queste caratteristiche sono un chiaro riferimento alla cultura nera a cui continua, consapevolmente a fare riferimento. Anche la giovane designer conferma frange e linee come nuovi trend per il prossimo autunno ma non solo, anche guanti e doppie cinture.
Tra i capi che vediamo sfilare in passerella non possiamo dimenticare di citare le gonne strutturate che ridisegnano e rimodellano le silhouette, accompagnate da top dall’ effetto tridimensionale, o in stampa animalier. Come ultimi (ma non per importanza) gli accessori trompe l’oeil, che, di certo non passano inosservati. Questi dettagli vengono sapientemente applicati sul fondo del pantalone a mo’ di cavigliera, donando al taglio classico di un completo una nuova visione nelle linee .
La multietnicità Feben risulta sensuale, femminile ed esotica. Un ponte tra diversi stili e culture che in perfetta congiunzione ci trasportano verso nuovi orizzonti. Restano solo le doverose congratulazioni finali da porre. Grazie Feben e benvenuta a Milano.
Foto: Vogue Runway