Che impatto hanno le Storie Instagram sulla nostra società?

da | CULTURE

Le Storie Instagram. Una grande finzione o il riflesso sbiadito di una realtà che vorremmo ci appartenesse?

Nato nel 2010, Instagram è oggi il social network più trasversale e più usato da tantissime persone di età differenti. 

Originariamente Instagram permetteva la pubblicazione di sole immagini in formato 1:1. Negli anni, il sevizio ha aggiunto le funzionalità di messaggistica, le “Storie” dalla durata di 24h e la possibilità di inserire più immagini o video ad un singolo post. Oggi è inoltre possibile mettere “Mi Piace” ai contenuti degli altri, inserire hashtag, luoghi, link e far diventare virali nuovi trend.

Una definizione tecnica

L’app di Instagram è classificata come “distribuzione focalizzata”, in quanto formata principalmente da contenuti rivolti ad un audience di nicchia, che ricerca specifici contenuti. Dalla nicchia, nel tempo, è diventato uno dei social più utilizzati di sempre, un social trasversale adatto ad ogni età. Dai Baby Boomer, ai Boomer, ai Millennials, alla GenZ e ora alla Alpha.

La nascita delle Storie Instagram

Quando nel 2016 vennero introdotte le Storie, copiate da un’altra app, Snapchat, che le aveva create poco tempo prima, non erano molto usate. I primi a sperimentarle furono i ragazzi, che incuriositi da questa nuova funzione provano a postare gli stessi contenuti dei post, ma in formato rettangolare. 

All’inizio c’erano anche i “Boomerang”… davvero vogliamo inoltrarci in questo terrificante abisso?… Ebbene si, i Boomerang erano sequenze di immagini che, una volta unite, formavano un brevissimo video. Se oggi pensiamo a questo effetto rabbrividiamo, non so neanche io spiegarvi il perché… sono orribili e basta. Nessuno oggi si attenta più ad usarli, nonostante la funzione Boomerang sia ancora presente sul nostro IG.

Ma tornando alle Storie, oggi sono loro le protagoniste, hanno un’importanza maggiore rispetto ai post, che quasi non sono più considerati. Le generazioni più giovani, spesso non hanno neanche un post sui loro account, ma solo Storie in evidenza, ossia storie che si possono fissare all’interno di cartelle classificabili in varie tematiche. 

La fruizione dei social, dal 2010 ad oggi è cambiata. Il formato delle Storie, che rimangono online solo per un giorno, fa si che gli utenti siano più propensi ad utilizzarle, rispetto ai post, che essendo permanenti, richiedono più cura e attenzione. 

Mentre i post sono fotografie più “artistiche”, curate e pubblicate con tempi prolungati, anche a distanza di mesi rispetto a quando vengono scattati, le Storie sono state create appositamente per mostrare in diretta cosa stiamo facendo. 

Le Storie Instagram influenzano la società

Le Storie hanno creato il concetto di “mostrare e condividere nell’immediato qualsiasi cosa stiamo facendo, dove ci troviamo e con chi siamo”. Nasce da qui anche il mondo perfetto dei social, dove tutti cercano di far vedere un vita reale perfetta, che in realtà è più che altro virtuale, all’insegna del lusso e del divertimento, anche se la loro vita reale non è poi così entusiasmante.

In discoteca si fa a gara a chi mette le storie con le bottiglie più costose, con una visuale rigorosamente ripresa dal privè del locale, nei ristoranti, invece, solo fotografie di pietanze ben impiattate, in vacanza al mare solo foto in costume, magari anche ritoccate. C’è, poi, chi in palestra ci va solo per scattarsi una foto, stanno lì, nello spogliatoio, per più di mezz’ora, nel tentativo di farne una impeccabile e senza difetti, e dopo due addominali hanno già finito la sessione giornaliera. Insomma il mondo delle storie possiamo definirlo in gran parte una finzione, o, per meglio dire, il riflesso sbiadito di una realtà che vorremmo ci appartenesse.

Se nel 2018 venivano utilizzate solo dagli utenti privati, oggi sono un mezzo altamente sfruttato da testate giornalistiche, di informazione, da celebrità e influencer, per trasmettere più contenuti possibili, in un tempo di pochi secondi; vengono infatti apprezzate per il loro essere brevi, rapide, coinvolgenti, e fruibili senza che richiedano un grosso impegno.

Instagrammabile

Nelle Storie gli argomenti variano molto: da quelli più seri, tra questi le notizie di attualità, agli annunci di eventi e spettacoli, fino a video comici o strafalcioni di dirette tv; ma anche fotografie personali, in compagnia di amici, video divertenti e qualsiasi altra cosa definita “Instagrammabile”.

Questa parola, Instagrammabile, è molto usata nell’ultimo periodo e significa “foto o immagine che valga la pena di pubblicare su Instagram”. È con questo termine, il quale racchiude l’essenza del mondo virtuale dei social, e in particolare di Instagram, che vorrei lasciarvi e farvi riflettere sull’importanza e sull’influenza che hanno oggi questi contenuti, effettivamente “privi di contenuti”, sulla nostra società. Fino a dove ci spingeremo? 

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