Le maison di moda dovrebbero dare la sicurezza di grande qualità, questo non sempre succede andando a creare prodotti scadenti che di volta in volta vengono sostituiti, per questo è importante garantire ciò che si crea.
Quanto è importante credere nel proprio prodotto? Per chi acquista capi da mille mila euro molto. I costumers chiamano e Bottega Veneta risponde. Come? Con una garanzia a vita.
La super azienda italiana lancia la garanzia a vita sulle It Bag.
Si chiama Certificate Of Craft e letteralmente significa certificato di “creazione”. Questo documento viene rilasciato dalla maison nel momento in cui si acquista, ad esempio, una delle borse più in voga del brand. Il certificate offre un servizio di assistenza sul lungo periodo che garantisce un numero continuativo e illimitato di interventi di ripristino e riparazione in modo da rendere eterne le borse. Questo permette anche di garantire un minor impatto ambientale rendendo la borsa tramandabile di generazione in generazione, assieme al suo certificato di garanzia. Una borsa Bottega Veneta diventa per la vita, letteralmente.
Questo serve a garantire un alto livello di servizio per la cura durevole dei prodotti e anche per perseguire lo scopo di una crescita responsabile. Si vuole mantenere i prodotti utilizzabili il più a lungo possibile così da diminuire la necessità di cambiarli.
Questo progetto ci sembra una novità allettante, ma prima questa era la normalità. Quando c’era l’artigianato a capo della produzione moda chi produceva non creava soltanto un prodotto, ma si impegnava a creare un rapporto continuativo e di fiducia con i clienti. Ovviamente questa cosa con l’intensificarsi delle produzione e con la creazione di canali di retail come il fast fashion si è andata a perdere.
Bottega ha un po’ riaperto le danze e così Gucci, Louis Vuitton e altre grandi case di moda poco dopo hanno deciso di registrare una serie di tradermark a garantire i prodotti. Questi danno la possibilità di avere cinque anni di garanzia sulle proprie borse. Chanel ha anche creato un programma chiamato “Chanel Restoring Care” un sistema che inzialmente veniva riservato solo alle borse più iconiche in pelle nera e poi esteso a una gamma più ampia di prodotti.
Anche le riparazioni sono un punto importante in quanto a sostenibilità e garanzia di qualità del prodotto.
Quante volte ci si rompe una borsa e andiamo dal nostro pellettiere di fiducia a far riparare il danno? Questo in realtà mette a rischio la qualità del capo compromettendone l’integrità, ma chi ha mai voglia di lasciarle in boutique e rivederle chissà quando, magari dovendo pagare una fee in più per un difetto minuscolo? Anche questo dovrebbe invogliare le maison a rivedere la loro politica di riparazione, oltre a quella di garanzia.
Ovviamente un marchio come Louis Vuitton vorrebbe molto più vedere entrare clienti in boutique e uscire con una borsa nuova piuttosto che continuare a trovare vecchi pezzi vintage in strada. Il problema però è la qualità dei capi che sembra sempre più star peggiorando rispetto a quella che era prima. Questo dovrebbe incentivare i brand di lusso a riprendere quella tradizione di artigianalità e cura del cliente e lasciar perdere quegli “inestetismi” che li avvicinano quasi al mondo dei negozi da centro commerciale.
Il prezzo alto non deve essere solo una firma, ma anche una sicurezza di qualità e di cura del cliente. Ora più che mai abbiamo bisogno di garanzie dalle grande casate di moda, e non parlo solo di quelle d’acquisto.