L’anima anni ’20 di Ashi Studio

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La sfilata di Ashi Studio durante la Paris Fashion Week ci ha letteralmente teletrasportati nei ruggenti anni 20, in passerella un’eleganza minimalista che ha catturato tutti.

Il ballo, le frange e le paillettes luminosissime. Linee scivolate per gli abiti, gambe finalmente scoperte e vertiginose scollature sulla schiena. Capelli a la garçonne. Sono i ‘roaring Twenties’ che sono tornati di nuovo in voga, in versione moderna, nella collezione Primavera Estate 2024 di Ashi. In passerella un concentrato di essenzialismo che si fonde appieno con una moda retrò tanto lontana quanto vicina ai nostri tempi.

Una decostruzione degli anni ’20 che il direttore creativo ha spogliato e rivestito secondo la moda del 2024. Nella collezione i riferimenti a questi anni sono davvero molti. Ci sono flipper dresses, abito simbolo degli Anni 20, caratterizzato da una silhouette dritta e ampia con una vita bassa che cade sotto il ginocchio. Ancora, abiti dalla linea scivolata, dove la silhouette è dritta e non tocca i fianchi.

La chemise, sottoveste corta non aderente, spesso realizzata in raso o crepe de chine di seta, e decorata con pizzo, che nella collezione di Ashi diventa un vero e proprio vestito sensuale e elegante al tempo stesso. E ancora piume vaporose, ipnotiche, dall’effetto spettacolare. Frange e paillettes che decorano gonne di vestiti e blazer.

Tra i vestiti è stato presentato anche un abito total nude, trasparente nella parte superiore e con tulle nella parte inferiore, che ricorda molto un look di Ysl, il primo a presentare un abito del genere. Era il 19 AGOSTO 1968 e una modella indossa un abito “nude look” di YSL. Bei tempi. Assolutamente moderno è stato infatti questo abito trasparente (il primo nella versione shirt dress), che rese le “free nipples” una moda, ancora prima di Instagram.

A calcare la passerella è un dualismo tra bianco/nero e oro/argento. Due personalità che prendono vita nella collezione Primavera/estate di Ashi Studio. Proprio come se fossimo nel lago dei cigni, aprono le danze penetranti e sicuri cigni neri, quasi spaventosi, che catalizzano l’attenzione su di loro. Nel secondo atto appaiono poi i cigni bianchi, fluttuanti, leggeri e luminosi. In scena una moderna rappresentazione di uno dei balletti più famosi e acclamati del XIX secolo.

Ogni brand ha raccontato una storia diversa per questa Haute Couture descrivendo un volto sempre diverso dell’Alta Moda. La storia di Ashi Studio parla di una Couture minimalista e retrò in un periodo in cui i trend del passato stanno tornando ciclicamente. E se Valentino ha parlato dell’atto creativo della Couture e del lavoro che c’è dietro, in questo caso invece siamo di fronte a una storia vecchia ma moderna.

Foto: Fashion Network