Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di un sogno, un sogno tutto made in Italy che guarda al fascino orientale. A Salso Maggiore Ibrigu rimodella i Kimono vintage giapponesi donandogli nuova vita.
Al limite tra la Tourandot di Guccini e Madama Butterfly Ibrigu, in Italia, si fa portavoce di un fascino un po’ orientaleggiante che traduce gli antichi kimono in pezzi unici e al passo con i tempi. Importati dall’Anatolia e dalla via della seta Kimono, foulard vintage e altri tessuti pregiati vengono destrutturati a mano nell’atelier Ibrigu di Salso Maggiore. Così comincia la magia e la trasformazione giunge a compimento nella realizzazione di capi contemporanei. Pezzi unici espressione di quel lusso moderno che coincide con la singolarità della proposta.
Tutto nasce da una precisa filosofia orientale che la famiglia Briguglio, proprietaria del brand, abbraccia e fa propria: quella del kintsukuroi. Una particolare arte giapponese che si promette di valorizzare le fragilità e le fratture piuttosto che demonizzarle. Un’antica leggenda narra che un imperatore ruppe il suo vaso preferito e che per aggiustarlo chiamò il migliore artigiano del regno che decide di saldare le crepe con pasta d’oro. Così che quelle diventino la parte più preziosa del vaso. Ed è proprio così che lavora Ibrigu, recuperando vecchi pezzi vintage ed esaltandone al massimo le caratteristiche uniche.
A caratterizzare il brand nato alle periferie della moda è anche la produzione made to measure. È la passione per la sartorialità a rendere i pezzi di Ibrigu vere e proprie opere d’arte uniche nel loro genere. Le tele dei kimono vengono magistralmente assemblate per concorrere alla realizzazione degli abiti firmati Ibrigu. Un vero inno al made in Italy quello che arriva da Salso Maggiore. Il brand Emilano rifiuta gli schemi incalzanti del fashion system e si fa portavoce di una moda lenta e raffinata. Frutto di studio, passionare dedizione ed amore per il bello.