Diesel quest’anno sembra davvero mettercela tutta per diventare il miglior brand in circolazione per quanto riguarda la sostenibilità. Scopriamo il nuovo progetto DIESELOVES.
Poco tempo fa il brand italiano aveva parlato del suo progetto di riciclo del denim di scarto proveniente dalle proprie produzioni. Oggi torna a far parlare di sé con il suo programma DIESELOVES.
Il progetto è un programma a lungo termine che si rivolge a tutti i brand, specialmente i competitor di Diesel.
Mossa interessante, no? Quello che Diesel chiede nel suo progetto è di condividere materiali, processi produttivi e risorse creative, per promuovere assieme il cambiamento. Questa idea di collaborazione nasce soprattutto per affrontare uno dei temi sempre caldo della moda: la sovrapproduzione.
Il settore tessile e la moda risultano responsabili del quasi 10% delle emissioni globali di gas serra, oltre che a tonnellate su tonnellate di fashion discariche contenenti abiti, fondamentalmente di scarto, delle produzioni fast fashion. Nel 2022 si parlava di 17 milioni di tonnellate di tessuti prodotti in tutto il mondo in un anno intero, immaginare quanto siano gravi i dati nel 2023 non è difficile, soprattutto considerato che il settore quest’anno è sempre stato in crescita.
Diesel vuole mettere a disposizione il suo stock invenduto lasciando i capi in mano a un team creativo comune e chiamando un brand partner per invitarlo ad unirsi.
Tutto questo Diesel lo farà per ogni collezione in uscita. Quello che ne uscirà sarà una capsule in edizione limitata realizzata con materiali già disponibili, senza andare a crearne di nuovi inquinando e sprecando tantissime risorse.
I capi risultato del progetto saranno un 50/50 tra Diesel e il marchio che si unirà a lui, diverso per ogni collezione.
Il primo partner di DIESELOVES é Lee.
Sono stati creati dei jeans metà Diesel e metà Lee, letteralmente, con un brand in avanti e uno posteriore.
Il denim, punto comune per entrambi, è realizzato con, appunto, gli stock invenduti di entrambi. La collezione completa sarà poi disponibile da marzo 2024, i primi pezzi usciti in anteprima sono tutti già sold-out. Un successone, sembrerebbe!
Oltre a questo aiuto alla sostenibilità, Diesel devolverà poi tutti i profitti all’UNCHR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, attraverso la OTB Foundation, organizzazione filantropica della società.
Diesel sul sito poi espone il suo invito parlando direttamente ai brand sottolineando che non è necessario che siano specializzati nel denim, inoltrando la partecipazione a tutti i competitor.
Se ci fosse un Oscar alla sostenibilità Diesel ne avrebbe già presi almeno un paio. Un bel giro di applausi a Glenn Martens e ad Andrea Rossi che quest’anno si stanno davvero impegnando nel creare un futuro migliore con la loro produzione. Well done!