Davvero pensate che la moda si fermi alle big four? Le quattro capitali universalmente riconosciute. La risposta è NO, in Italia si fa spazio un nuovo serbatoio di Talenti: Bologna. Ebbene sì, il futuro della moda italiana viene tutto dalla famosa città delle torri.
Insospettabile come nuova capitale della moda, in verità Bologna è sempre stata centrale nel fashion system, ma ha sempre agito nell’ombra. Oggi invece tra chi è originario della città o della regione e chi ci ha studiato è diventata una fucina di talenti non indifferente.
La città di Bologna ha da millenni un certo peso nel fashion system per quanto riguarda manifatture e materiali. Storicamente è stata uno dei più importanti distretti della seta. Nel 1806 contava 19 stabilimenti di tessitura ed esportava in tutta Europa. Nulla però a che vedere con il mondo della moda socialmente inteso. Sempre dietro le quinte, e non in prima linea, Bologna non è mai stata una città “fashion” piuttosto un distretto di produzione di un certo calibro.
Oggi invece è diventata un’interessante serbatoio di talenti su tutti i fronti, anche per quanto riguarda la moda. Sarà il suo spirito rivoluzionario e progressista che gli ha permesso di essere sempre un passo avanti, o l’immensa libertà che comunicano i suoi vicoli rossi, ma Bologna sta diventando la nuova Milano. Simbolo di una moda meno patinata e più romantica.
Ma perchè proprio Bologna?
L’abbiamo chiesto a Federico Cina, designer emiliano vincitore di “Who’s on next” 2019 e semifinalista all’ “LVMH prize” 2021 che, in un’intervista, ha commentato così la sua regione: “credo che lo spirito della mia regione sia molto stacanovista. I romagnoli sanno reinventarsi, basti pensare alla riviera. Il mare di Rimini non è di certo il più bello d’Italia, sono state le persone a valorizzarlo. Penso sia proprio la voglia di fare e di rimboccarsi le maniche a caratterizzare la mia regione”.
Ma chi sono i nuovi volti della moda italiana made in Bologna?
Marco Rambaldi
Come parlare del binomio Bologna-moda senza parlare di lui: Marco Rambaldi. Lo stilista promessa della moda italiana fautore di una realtà genderless, libera e poetica. Nato a Bologna nel 1990, nel 2014 vince il concorso “Next Generation” e nel 2017, dopo essere stato tra i finalisti di “Who’s on next”, apre il suo brand: Marco Rambaldi. Con un particolare focus sulla maglieria Rambaldi veste individui, non uomini o donne, di tutte le età e tutte le taglie. Le sue collezioni sono ricche di significato, aprono la mente a mondi sognanti e poetici con l’ausilio di morbidi colori pastello. Vera forza del brand la ricerca di una nuova forma di bellezza. Dal casting dei modelli alla forma dei capi Marco Rambaldi indaga sul senso stesso del bello e rifiuta tutto ciò che è socialmente accettato come estetico, promuovendo come bello ciò che disturba l’occhio.
Luca Magliano
Vincitore del “Karl Lagerfeld Prize 2023” Luca Magliano è un designer di origine Bolognese che apre il suo brand omonimo nel 2017. Da subito trova l’appoggio della stampa che lo promuove tra i migliori designer del domani. Lui stesso definisce Bologna come “patria perpetua dell’underground italiano”. Ispirato dalle subculture Magliano promuove una moda irriverente e decostruita, con focus point sul mondo maschile. Le realtà del lavoro operaio sono quelle che più ispirano il designer bolognese formato alla L.U.N.A. (libera università delle arti di Bologna). Le sue collezioni riscrivono i dettami della moda maschile senza mai perdere di vista l’impegno sociale e il fermento politico, tipici della sua Bologna.
Federico Cina
Non propriamente Bolognese, ma comunque emiliano, Federico Cina è un altro dei talenti nati nei concorsi promossi dal fashion system. Vincitore di “Who’s on next” 2019 e semifinalista all’ “LVMH prize” 2021 Federico Cina fa dell’Emilia Romagna il cuore del proprio brand. Riscoprendo le tradizioni della sua terra d’origine, che prima rinnegava, Cina è stato in grado di rendere cool la Romagna promuovendo un’estetica romantica e raffinata, con un’approccio minimal e pulito. Il brand vede tra i suoi valori principali quello della sostenibilità intesa nella sua visione più poliedrica. Dai materiali all’etica lavorativa Federico Cina è al perfetta incarnazione del concetto di slow Fashion.
Noi abbiamo avuto il piacere di intervistarlo; per sapere di più sulla sua storia cliccate qui.
Andrea Adamo
Bolognese di adozione Andrea Adamo nasce in Calabria, ma si forma all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo un’incredibile esperienza come designer al fianco dei più grandi nomi della moda internazionale, nel 2020 apre il suo brand omonimo. In soli quattro anni il suo nome spopola: non c’è celebrity italiana, e non, che non abbai vestito un Andrea Adamo. La donna Adamo è sexy e sfrontata, rivendica il suo corpo come strumento di seduzione, qualunque esso sia. I tagli second skin, aderenti e seducenti sono la firma di Andrea Adamo che si conferma nell’olimpo delle moda come designer preferito dalle star.
Foto: magliano.website/ federicocina.com/ marco-rambaldi.com/ andreaadamo.it