La nota maison francese Dior da anni collabora con la top model Bella Hadid. Per l’ultima campagna di Natale, invece, la palestinese Bella viene sostituita all’israeliana May Tager e il popolo dei social insorge.
Scoppia la polemica su Dior in questi giorni, accusato di fronteggiare Israele. Le indiscrezioni nascono dalla scelta della maison francese di scattare la campagna di Natale senza Bella Hadid. La top model di fama mondiale, ormai da anni volto beauty di casa Dior, di origini palestinesi che si è spesa senza mezzi termini sul conflitto Israele-Palestina. Palesando le sue opinioni sul conflitto ed esprimendo il suo parere sulla delicata situazione della Striscia di Gaza. A lei è stata sostituita la modella palestinese May Tager che posa nella campagna insieme all’attrice Anya Taylor-Joy.
Il popolo dei social, in particolare di X (che poi sarebbe il vecchio Twitter), non perde l’occasione e scaglia una bufera contro il luxury brand parigino. I fan filo-palestinesi hanno invocato il boicottaggio della campagna lanciando l’hastag #boicottdior. I filo israeliani, invece, hanno esultato per la scelta della Tager e per l’esclusione di Bella Hadid.
Insomma il brand si è trovato al centro di un uragano mediatico estremamente delicato. Ma ben si sa, non sempre le notizie sui social vengono correttamente veicolate, soprattutto se così rumorose. Il chiasso del fatto, nella delicato contesto geopolitico attuale, sovrasta la necessità di verificare la notizia. La piazza dei social diventa un tutti contro tutti e nessuno si preoccupa di verificare la veridicità dell’accaduto.
Ma qual è la verità?
A spegnere il fuoco è l’Associated Press che dichiara da fonti certi che il contratto tra la top model Bella Hadid e Dior è scaduto a marzo 2022, molto prima dell’inizio del conflitto. Nessuna scelta politica per il brand francese vittima dell’irruenza della fake news che rischiano di danneggiarne l’immagine.
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