L’avventura dei nostri eroi sta giungendo al termine. L’ultima giornata intera a Douala, prima della partenza di domani, è arrivata. È il momento dei saluti e, soprattutto, di tirare le fila del lavoro fatto.
Buongiorno Douala! Oggi è il penultimo giorno della nostra permanenza in Camerun. La stanchezza inizia a farsi sentire e, per la prima volta, ci svegliamo la mattina già provati. Un po’ il caldo, un po’ la giornata precedente.

È arrivato il momento di tirare le fila della collezione. Dobbiamo tornare a casa con le idee il più chiare possibili perché qui siamo solo 5, ma sulla collezione non lavoreremo unicamente noi. A Milano ci aspetta un team di 20 persone a cui dovremo raccontare un’esperienza che a parole è difficile descrivere (ed io, credetemi, lo so bene!).
Per realizzare una collezione, dopo aver tratto ispirazione, il primo step sono i materiali. Ci troviamo, infatti, in una stanza sommersa dei jeans acquistati il giorno prima, smontati e destrutturati dai ragazzi della Laba. In mezzo a pezzi di tessuto, tasche e cinturini iniziamo a vedere la collezione prendere forma. La nostra testa viaggia ed immagina i capi che calcheranno, a febbraio, la passerella milanese.

Dopo aver catalogato i jeans per colore e pesantezza è il momento di disegnare e progettare. I figurini si vestono della nostra immaginazione e la collezione pare iniziare a prendere forma. È solo un primo step ovviamente, Dio solo sa quante volte ancora si cambierà idea!
Tutti danno il loro contributo e tra uno scambio di idee e l’altro, durante la lezione di modellistica, nasce il pantalone che potrebbe caratterizzare l’intera collezione. Un modello inedito che non voglio spoilerarvi, ma vi anticipo: aspettatevi di tutto.

Tanto lavoro, ma anche tanta umanitá. La giornata si conclude, infatti, con un’inaspettata sorpresa. Distrutti dalla progettazione andiamo in casa per rilassarci e veniamo attirati da una forte musica. Nel cortile inaspettatamente troviamo i ragazzi dell’accademia che ci aspettano per una festa. Il loro calore e la musica ci scaldano il cuore. Arrivati come mondi agli opposti ce ne andiamo uniti. In Camerun si che sanno fare festa e la cena, subito, si trasforma in una dance battle da fare invidia a step up!

La festa finisce tra foto, regali (più o meno inaspettati) e scambi di contatti con lo scopo di rimanere legati, di non dimenticarci. Domani torneremo alla nostra realtà è tutto questo ci sembrerà ancora più surreale di quanto è stato fino ad ora.
Per l’ultima volta ci troviamo attorno al tavolo della cucina a ridere, scherzare e scambiarci impressioni. Partiti come quasi sconosciuti, chi più chi meno, mi sento di dire che torniamo come amici. Persone legate da un’esperienza talmente forte che ci ricorderemo per tutta la vita.