Project spirit: day 3

da | SUSTAINABILITY

Il sole sorge in Camerun e i nostri eroi sono pronti ad un’altra intensa giornata. Ad attenderli il mercato, che non è esattamente quello di viale Papiniano a Milano.

Suona la sveglia in Camerun e noi siamo pronti ad una nuova giornata. Prima di tutto colazione, una chiacchierata e poi via in biblioteca dove ci attende una riunione che non ci aspettavamo. Le incomprensioni del giorno precedente si fanno sentire e, anche i ragazzi locali, con cui abbiamo lavorato, hanno percepito una barriera scaturita dalla lingua e dalla cultura. Per due mondi agli antipodi non è di certo facile entrare in contatto e collaborare in un solo giorno. Ma con le buone intenzioni e la volontà di “portare a casa” un progetto ben fatto, che rappresenti tutti, ogni cosa diventa fattibile. L’idea di far sfilare un mix tra Camerun e Italia alla settimana della moda milanese di febbraio 2024 si fa sempre più vicina.

E allora al via con il secondo giorno di workshop. L’atmosfera è già diversa, le intenzioni sono chiare e anche le incomprensioni linguistiche iniziano a farsi più leggere. Tutti cominciano ad esprimere la propria opinione, le proprie idee senza paura del giudizio degli altri. La fusione tra Camerun e Italia sembra diventare sempre più possibile e vengono buttati giù i primi moodboard di collezione.

Pranzo e poi si corre al mercato. Corre per modo di dire! Sono le 4 del pomeriggio, il mercato è a 15 min dalla Laba, ma il traffico ci obbliga a navigare per le folcloristiche strade di Douala per più di un’ora. Arrivati al mercato dell’usato l’impatto è fortissimo. In mezzo alla strada, tra fumi, odori e tanto, ma tanto traffico si scagliano bancarelle di fortuna. Bancali e copertoni di vecchie auto fanno da base a pile di denim usato. La gente ci guarda sconvolta, un’altra volta siamo gli unici europei in tutto il mercato.

La sensazione è strana, il mercato è un’esperienza surreale: sembra un film, invece è la realtà. I prezzi sono stracciati, all’incirca 80 cent a jeans. Trovato il denim, utile alla realizzazione dell’upcycling per la collezione, si ritorna in accademia. Saliamo in macchina verso le 7, orario di punta a Douala, e il viaggio di ritorno e tutto un programma. Vi dico solo che eravamo in 7 su un “taxi” (che poi chiamalo taxi non è proprio corretto) per 4 persone.

Tornati in accademia siamo distrutti e scioccati dall’esperienza. Condividendo le impressioni però capiamo quanto siamo stati fortunati a vivere un viaggio del genere.

Per quanto riguarda aggiornamenti sul fronte animali: è la prima sera che ci addormentiamo senza animali fantastici in giro per la casa, almeno così pensiamo.