Primo risveglio in Camerun per i nostri eroi. Le barriere linguistiche si fanno sentire, ma non c’è nulla che non si risolva con birra e musica.
La sveglia suona presto in Camerun. Alle 7.30 i nostri viaggiatori sono tutti attorno al tavolo a fare colazione. Oltre a tazze di caffè e fette di pane tostato il tavolo è apparecchiato di dubbi e curiosità. E allora tutti fuori per una sigaretta. All’uscita mai ci saremmo aspettati quanto sto per raccontare. Avete presente quando un vip esce dall’hotel? Ecco la sensazione era la stessa. Ai ragazzi è stato chiesto di realizzare un documentario sull’esperienza e allora telecamere alla mano e…azione!
Il nostro primo giorno inizia con le videocamere puntate che, spoiler, ci seguiranno durante tutto il percorso! Ma non dimentichiamoci il perché di questo viaggio. Cooperare per realizzare una collezione che sfilerà in calendario durante la settimana della moda milanese di febbraio 2024. Collezione che racconti quanto di Milano tanto del Camerun. E allora via a conoscere una nuova cultura.
Avete presente cosa significa barriera linguistica? “In qualche modo ci facciamo capire” si dice sempre, ma la realtà è ben diversa. Certo, se c’è da chiedere un bicchiere d’acqua siamo tutti capaci, ma se lo scopo è quello di interiorizzare una cultura, allora, è un altro paio di maniche. Qui si parla il francese e, nonostante sia “la lingua della moda”, noi non la mastichiamo proprio bene. E allora parlate inglese direte voi! Ecco, diciamo che non è sempre la soluzione.
La collaborazione inizia a sembrare difficile. La comunicazione è estremamente complessa e, anche se siamo tutti ben disposti ad apprendere dall’altro, le cose si fanno complicate. Viviamo in due contesti culturali opposti e, essendo la moda espressione della società, anche l’idea stessa di fashion system cambia radicalmente.
In una realtà così delicata è doveroso trattare il tema dell’appropriazione culturale. Il Camerun è un contenitore di milioni di culture e il confine tra appropriazione ed apprezzamento culturale è estremamente labile. Prima di realizzare il progetto di collezione allora è giusto capire come e quando l’ispirazione può essere rispettosa o meno. E poi un viaggio immersivo nella cultura camerunense. Un mix tra rituali, spiritualità e tanta tanta simbologia.
Insomma giornata impegnativa, ma non c’è nulla che non si risolva con birra e musica. Tutti un po’ spaesati dalla giornata vediamo alzarsi dal cortile dell’accademia un fumo grigio. Un incendio penserete voi…e invece no: griglia. Ad attenderci, per la serata, una lunga tavolata. L’atmosfera cambia radicalmente e le barriere linguistiche diventano ponti grazie alla musica. Cena a base di platano e carne poi, inaspettatamente, blackout, e allora si parte con le danze! Il resto è storia, anche noi abbiamo i nostri segreti.
Con un ritrovato sentimento di felicità e unione si conclude la serata, non prima di aver trovato un geco che girava per la casa.