Il fenomeno Peggy Gou 

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Il tatuaggio di una giraffa sulla coscia. Prima la moda e poi la vera passione: la musica. Dalla Corea del Sud a Londra, ora residente a Berlino. La vita di Peggy Gou all’insegna dalla K-house.

Chi è Peggy Gou?

All’anagrafe Kim Min-ji, dj, produttrice e attivista seulita, sperimenta il primo approccio alla musica a otto anni, quando inizia a studiare pianoforte. A soli quindici anni si trasferisce in Inghilterra per seguire una delle sue prime passioni: la moda. Studia al London School of Fashion, diventa corrispondente per l’edizione coreana della rivista Harper’s Bazaar, e nel 2019 presenta la sua prima collezione durante la Paris Fashion Week. Kirin, che in sudcoreano significa giraffa, è il nome del suo brand, nato con l’aiuto dell’ammirevole Virgil Abloh. La giraffa è il suo animale preferito. Sostiene che le trasmetta una sensazione di relax – la sua console è sempre piena di pupazzi colorati di ogni tipo, soprattutto di giraffe, e anche i suoi fan li portano durante i concerti, ndr -.

Un sogno nel cassetto

Il suo sogno, fin da adolescente, è sempre stato quello di diventare “qualcuno” sulla scena musicale berlinese. Durante il tempo passato nel Regno Unito, si è sempre interessata e impegnata a conoscere i dj che suonavano nei vari club della grande metropoli inglese. 

Conosce un produttore sudafricano che la aiuta a migliorarsi, poco dopo si traferisce a Berlino, capitale in assoluto della techno in Europa, e si dedica al suo più grande amore.

Inizia a suonare a Berghain, la discoteca cardine del clubbing del nostro continente, che le dedica addirittura un’area della pista, nominata “Peggy zone”, e nel 2016 pubblica il suo primo disco: l’EP Art of War.

K-house

Peggy diventa una delle beatmaker più importanti degli ultimi anni. Lei stessa definisce il suo stile K-house. Mixa musica techno ed elettronica con le nuove tendenze della nu-disco e aggiunge un pizzico di oriente, usando la sua lingua madre -il sudcoreano – per dare maggiore sonorità e per omaggiare il K-pop, il genere musicale popolare della Corea del Sud.

“Mescolo spesso elementi della cultura europea e coreana, e ne vado molto fiera. Molti coreani pensano ancora che andare all’estero e diventare il più possibile americani o europei sia l’unico modo per avere successo. Ho lasciato il mio Paese molto presto, ma conosco il valore della sua cultura e volevo trasmettere proprio questo con le mie canzoni e i miei video”.

Fra i brani più famosi troviamo It Makes You Forget (Itgehane), usato nella colonna sonora ufficiale di Fifa 19, I go, Starry Night, Nabi e in cima (It Goes Like) Nanana, la hit del momento, indubbiamente il successo dell’estate, la più suonata in radio e in tutte le più importanti discoteche. Ha portato la sua carriera all’apice, da un pubblico di nicchia al mondo commerciale, rendendola nota a chiunque. 

Ama rifugiarsi nelle spiagge più appartate per godersi la tranquillità in compagnia dei suoi amici e sfuggire per pochi istinti dalla frenesia della nightlife.