BODE, il vintage-chic che sta facendo impazzire New York

da | SUSTAINABILITY

Parliamo di sostenibilità nella moda. E di brand che seguono una loro corrente nello sviluppo della propria identità. Oggi vi raccontiamo di Bode, brand nato nel 2016 che punta tutto sullo storytelling. E sulla valorizzazione delle storie, e delle cose, belle.

Come nasce BODE?

Avete presente quei tessuti, caratterizzati da fantasie vagamente anni ’70, che subito ci fanno pensare ad una persona anziana? O meglio, a quei reperti di arredo tessile che rendono facilmente riconoscibile la casa di una persona over ottanta. Come i centrotavola in pizzo per intenderci. Ottimo! E se adesso vi parlassimo di un brand, oltreoceano, che si ispira proprio a questo sentimentalismo per il passato? Anzi, che riutilizza quegli accessori per creare dei capi unici. Tutti con una storia da raccontare.

Oggi vi parliamo di Bode – pronunciato BOH-dee ndr. Un brand fondato nel Lower East Side (NY) nel 2016 da Emily Adams Bode Aujla. La designer – Menswear Designer of the Year secondo i CFDA – ha sviluppato il suo amore per la moda sin da bambina, dando la caccia a tesori tra mercatini delle pulci e negozi di antiquariato. Ha così sviluppato un forte amore per la bellezza di quelle (anche) piccole cose di poco valore per qualcuno, ma che hanno tanto da raccontare. E noi di ADLMag, un po’ come la protagonista di questa storia, amiamo scovare queste realtà originali, ricercate, che davvero vale la pena menzionare nel panorama della moda. 

Il concept e l’estetica dietro il Brand che fa impazzire New York

Il concept alla base di Bode è quasi rivoluzionario per l’anno in cui il brand viene lanciato sul mercato. Parliamo di una realtà che riutilizza quei tessuti vintage di cui parlavamo all’inizio – sì, anche i famosi centrini – per trasformarli in meravigliose creazioni ready-made. Emily Adams tutt’oggi è una collezionista di cose belle. Le ricerca ovunque vada, in ogni suo viaggio, come una contemporanea Anna Piaggi. Ne documenta la storia e poi le trasforma in vestiti. Capi unici e, inutile dirlo, limitati. Acquistabili perlopiù su ordinazione. Perché? Perché come ogni realtà artigianale che si rispetti, i vestiti sono confezionati su misura. Da sarti locali, a New York, che tagliano e assemblano ogni pezzo a mano. Questo è il vero lusso.

L’estetica proposta è rivolta al pubblico maschile anche se suona vagamente androgina, motivo per cui è tanto amata anche dalle donne – difatti il brand sta per lanciare online la prima linea femminile ndr. Un’estetica che per alcuni sembra strizzare l’occhio al mondo LGBTQI+ ma che, francamente, non sembra legarsi troppo alle convenzioni. Sa più di libertà che di etichetta. E ad ogni modo, nessun capo street è elegante quanto un senso di raffinata nostalgia ed una bella storia. Se amate la ricerca ancor più della ricercatezza, l’artigianale e non solo l’hand-made, non potete fare a meno di andare a dare un’occhiata all’e-commerce di Bode per innamorarvi a prima vista di ogni-singolo-pezzo. Sono ricorrenti i ricami, i pizzi delicatamente raffinati, le trasparenze date dai tessuti più fini e pregiati. I colori accentuati dai motivi vagamente etnici. Le forme morbide che sembrano accompagnare perfettamente il corpo che vestono.

Tra riconoscimenti e sostenibilità

Bode è uno di quei brand che in Italia spesso passa inosservato, distratti noi dal turbinio di realtà che nascono oggigiorno. Ma ci sarà un motivo se, nel 2019, Emily Adams è stata inserita nella lista 30 under 30 di Forbes. Se è stata la prima designer donna a sfilare alla New York Fashion Week maschile. E ancora, se il suo lavoro è stato premiato con il prestigioso Karl Lagerfeld Innovation Award nel 2020.

Ma sapete qual è il vero motivo per cui amiamo Bode? Non si piega alle tendenze. Perché, siamo onesti, qualsiasi cosa possiate trovare nell’armadio di una vostra nonna non sarà sempre un vintage. Ma di certo sarà un evergreen. E, se abbinata nel modo giusto e coerentemente alla vostra personalità, in nessun negozio e in nessuna collezione vista in passerella potrete scovare qualcosa di più interessante.
E forse è proprio questo il motivo per cui tutti oltreoceano amano Bode. L’etica sostenibile, l’originalità e l’estetica sono quelle che gli hanno permesso di collezionare fan, anche tra le star. Proprio come Harry Styles che, a detta dello stylist Harry Lambert, ha scovato il brand su Instagram.

Il consiglio è quindi quello di andare a dare un’occhiata online, nella speranza che realtà come Bode possano quanto meno ispirarvi e farvi scoprire nuovi modi per essere sostenibili. Perché la vera moda è quella che vi permette di raccontarvi, non per forza quella che trovate sulle riviste. E anche una tovaglia, se sapete come sfruttarla, può essere molto più chic di una logo-shirt.