Chiude il mese della moda uomo la collezione di Ludovic De Saint Sernin licenziato dopo solo una stagioni da Ann Demeulemeester.
Il giovane designer sfila a Parigi e, nel mese dedicato all’uomo, presenta una collezione co-ed nella corte del Musée des archivies nationales. Il mondo queer incontra un’estetica minimalista e il legame avviene attraverso lacci ispirati all’antica corsetteria. Passato e presente, bianco e nero, minimal e queer si fondono, infatti, sulla passerella dicotomica del designer francese.
Una palette di colori neutra ed essenziale tinge una collezione che non lascia nulla al caso. Il tema del corsetto è declinato su lunghi abiti da sera, eleganti pantaloni che fasciano le gambe e borse, forse le it-bag del futuro. Sono i legami e gli intrecci il punto cardine della collezione di Ludovic De Saint Sernin. In aggiunta, accanto ai corsetti di ispirazione vintage, sfilano raffinati abiti in cristalli con inserti in rete. Non solo intrecci e legami calcano la passerella del designer francese, sul petto dei modelli enormi voragini che suggeriscono un immaginario ancora in divenire.
Uomo o donna non importa: da Ludovic De Saint Sernin sfilano esseri umani, non generi. Il giovane designer propone per la ss24 “una celebrazione del deisderio, della gioia e del potere queer”. La collezione titolata “Lust” suggerisce una rivoluzione sussurrata fatta di sobrietà ed eleganza lontana dagli stridenti strilli del sistema moda che fanno a gara per lo scalpore mediatico.
La giovane promessa lavora come un couturier e progetta una collezione in grado di comunicare un’armoniosa bellezza anticonvenzionale. Ludovic De Saint Sernin codifica un nuovo canone di Policleto ridisegnando le proporzioni della figura umana. Una bellezza quasi statuaria quella proposta dal designer che sembra attingere da un mondo passato fatto di eleganza e raffinatezza.
A completare la collezione gioielli firmati dall’artista newyorkese Diego Villareal Vagujhelyi. Imponenti anelli, quasi impossibili da indossare, obbligano, infatti, i modelli a mantenere le mani giunte contribuendo alla creazione di un’atmosfera intima e raccolta.
Il mondo utopico è stato messo in scena a Parigi dal designer Ludovic De Saint Sernin, ma, d’altro canto, la moda di cosa è fatta se non di sogni.
foto: fashionnetwork.com