“And Just Like That”, la serie sequel del colosso degli anni ’90 Sex And The City prodotta da HBO Max torna da questa sera, con la sua seconda stagione, su Sky. Carrie Bradshaw, Miranda Hobbes, Charlotte York e Samantha Jones (anche se solo per un cameo) stanno tornando. Siete pronti?
Noi comuni mortali, aspiranti fashionisti e con un serio problema di series addiction, possiamo essere divisi in due categorie. Chi ha amato Sex and The City e chi mente. Parliamoci chiaro, aldilà di quelle che possano essere le nostre preferenze quando comodamente dal divano scegliamo cosa guardare, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio colosso del piccolo schermo.
Andata in onda sulla HBO dal ’98 al 2004, SATC non si può ridurre alla semplice “storia di quattro amiche”. Racconta la NewYork libertina della moda, dell’arte, del sesso attraverso gli occhi e le vicende di vita di persone comuni nelle quali chiunque si potrebbe immedesimare. A questo deve il suo successo globale. Ed è questo il motivo per cui, dopo 25 anni, stiamo ancora inchiodati allo schermo a guardarla.
E anche se “And Just Like That non è la stessa cosa”, va bene! La Carrie Bradshaw 50enne potrebbe mai essere la stessa 30enne con la testa tra le nuvole e innamorata dell’amore che posa in babydoll per una pubblicità affissa sulla fiancata di autobus? Ora è un’elegante signora con l’anca sbilenca e i capelli bianchi, ed è giusto che sia così. Sempre très chic, iconica e con delle scarpe favolose ai piedi. Rigorosamente con tacco ma 25 anni dopo.
E anzi, lo spirito con cui lei, Miranda e Charlotte affrontano la vita è sempre lo stesso. Raccontano solo le verità (di molti) che non si ha il coraggio di dire. Miranda ad esempio. L’abbiamo lasciata alla fine della scorsa stagione pazza d’amore per Che, una donna. Provate ad immaginare come vi sentireste voi se dopo una vita scopriste di dovervi ancora conoscere a fondo. Oppure Charlotte. Alle prese con le due figlie: una che vuole perdere la verginità e l’altra che si identifica in non-binaria e vuole essere chiamat* Rock. O ancora, come ci si comporta se dopo mesi di menopausa tornano le mestruazioni (magari quando indosso si ha un pantalone bianco). Sono tutti temi tabù, esattamente come lo erano quelli di allora. Temi che hanno bisogno di essere affrontati per essere normalizzati agli occhi delle masse e non più vissuti con profondo disagio.
E poi, il tema dell’amore. Amore per sé stessi, per la città in cui si vive. La ricerca del grande amore. E dopo sei stagioni e due film Carrie ce l’aveva anche fatta a finire con MrBig. Dopo anni in cui tutti ci avevamo sperato. Avevamo sofferto con lei, ci eravamo emozionati. Quando venne annunciata “And Just Like That” questa era forse una delle cose che mandava più i fans su di giri: poter finalmente vedere come sarebbe stato raccontato il loro lieto fine. Tutti noi ci eravamo muniti di fazzoletti per poterci lasciar andare e godere di questo momento. Episodio pilota, Mr Big muore. Stroncato da un infarto. Grr reactions only.
Ma se tutto succede per un motivo (ed è così) è stato solo il climax necessario per permettere alla produzione di raccontare una nuova Carrie. E infatti quanti non stanno nella pelle all’idea del ritorno di Aidan? Perché sì, avrebbero potuto introdurre un terzo grande amore. Ma noi siamo come la Bradshaw, abitudinari. E ci sentiamo coccolati così.
Noi di ADL i due episodi in palinsesto per la prima serata di questa sera li abbiamo visti e possiamo dirvi solo una cosa. I produttori avevano promesso per questa seconda stagione che sarebbe stata “spumeggiante”. Ricca di prime volte. Partendo dal fatto che “Sex and The City” (la storica rubrica della protagonista ndr.) è ufficialmente un podcast! Perfettamente in linea con il 2023. Avremo ancora più City. E ancora più Sex. Ma anche più glam! Impossibile? Il fatto che la stagione si apra con il MET Gala dice già tutto.
Vedremo Carrie in un abito Vivienne Westwood che conosciamo bene. Accompagnato da una metafora, preludio perfetto all’intera stagione: l’abito della rinascita dal dolore. Altri costumi di scena sono invece stati fatti appositamente da Pierpaolo Piccioli. Signori e signore, Valentino. E qui si tocca un’altra nota. Non mi si venga a parlare del “Diavolo veste Prada” perché (sempre sia lodata Maryl Streep) niente raccontava la moda come Sex And The City. E come, oggi, And Just Like That.
Intanto Sky celebra il 25ennio della serie iconica con un canale dedicato e un documentario girato dietro le quinte della prima stagione di And Just Like That. La seconda stagione è disponibile da oggi – al pari con gli USA. Questa sera i primi due episodi in prima serata su Sky Serie (canale 111) e in streaming solo su Now.