Come gli addetti ai lavori o aspiranti tali sapranno, maggio è il mese che dà inizio alle sfilate che vedono come protagoniste le pre-collezioni.
Il fenomeno ormai diffuso fra le grandi maison di moda, e che vede interessati un numero sempre maggiore di brand, è quello di organizzare delle sfilate itineranti in città internazionali e location mozzafiato, lontano dalle consuete capitali della moda.
Ad aprire il calendario è stato Dior con una spettacolare sfilata a Marrakech presso il Palazzo El Badi. Location scelta, come ricorda Maria Grazia Chiuri, direttore creativo della maison parigina, per celebrare la memoria di Yves Saint Laurent primo direttore creativo del dopo Christian Dior. Si sono poi susseguite Prada e Louis Vuitton a New York e toccherà poi a Max Mara a Berlino, Alberta Ferretti a Monaco, Givenchy a Firenze durante il Pitti, Gucci presso i musei Capitolini di Roma, Saint Laurent a Los Angeles e Giorgio Armani a Tokyo.
Come sottolineato dal rinomato magazine americano WWD “questi show hanno assolutamente senso per le griffe, sono un veicolo per promuovere se stessi in modo spettacolare. Le pre-collezioni possono rappresentare fino all’80% del fatturato annuale, dato che restano in negozio più a lungo delle proposte autunno-inverno e primavera-estate”.
Ecco spiegato il perché allora le case di moda sono sempre più propense ad organizzare questi show itineranti che richiedono un esborso di ingenti somme di denaro per noleggiare location esclusive, avere top model e organizzare a proprie spese gli spostamenti di influenti giornalisti e influencer.
Del resto tutto questa macchina innesca ancora di più la forte digitalizzazione della comunicazione, tanto è che le location esclusive scelte per gli show diventano sempre più oggetto di post e stories di Instagram. D’altronde se un tempo i giornalisti durante una sfilata erano armati di taccuino e penna per annotare i dettagli della collezione, ora sono muniti di smartphone di ultima generazione per postare o trasmettere in diretta la sfilata, del resto in questi tempi conta maggiormente una foto con tanti like che una recensione ben scritta.
Nicola Ievola
Docente Accademia Del Lusso