Nel mese di Marzo Accademia del Lusso è stata ospite del vernissage per la presentazione, in anteprima, dei temi elaborati per Milaounica per l’A/I 2020-21. Un vero e proprio inno alla sensualità e all’ecologia.
Cosa mai potranno avere in comune erotismo ed ecologia? In realtà moltissimo, da quel che è emerso dal meraviglioso allestimento organizzato per presentare la preview dei trends che domineranno la prossima edizione di Milanounica, ossia quella di Luglio destinata alle collezioni tessili e di accessori Autunno/Inverno 2010-21. La location della Fabbrica Orobia 15, proprio a poche centinaia di metri dalla Fondazione Prada e dalla sua iconica Torre d’oro, si è rivelata suggestiva al punto giusto e altrettanto eclettica, da permettere la messinscena di tre ambientazioni e storie diverse. Unite dal fil rouge dell’eros e della sostenibilità. Nasce così dall’immaginazione di Stefano Fadda, alla guida da anni della Commissione Stile di MU, ECOROTICA. Unione della macro-tendenza sociale, e molto social, legata all’autocompiacimento e ad un’altra, certamente più di spessore morale, legata invece al recupero dell’ambiente.
All’entrata noi ospiti abbiamo avuto il piacere di poter toccare con mano come il ri-uso possa essere artistico e di grande effetto: un poliedro alto fino al soffitto ricoperto di rifiuti di ogni tipo troneggiava in un’atmosfera irreale. Giochi di luce ottenuti con laser multicolor e video filtrati attraverso cilindri pieni di acqua inquinata e bottiglie di plastica ci hanno catturato prima, per poi immediatamente portarci a riflettere su quel che sta accadendo attorno a noi.
Attraversato l’ingresso principale, dove un ledwall trasmetteva immagini evocative legate ai temi proposti, eccoci finalmente nei tre spazi allestiti con grande creatività.
ECOROTIC DRAMA
Atmosfera decadente e retrò, che rimanda a interni di fine secolo, anche un po’ in stile Boudoir. Ispirazione fondamentale il lavoro dei fotografi Man Ray e Adolf de Meyer e i film muti anni ’20, sino ai più recenti registi visionari David Lynch e Ridley Scott.
Sui tavoli imbanditi materiali e tessuti ticchi e preziosi, come velluti e pizzi. Accoppiati a lane bouclé, abbelliti da laccature o spalmature. Molte plissettature per creare incredibili effetti origami, dallo spirito un po’ geisha. Laserature per replicare le assenze materiche dei pizzi o ricami preziosi come gioielli. Pattern dall’aria volutamente retrò.
Bottoni ispirati alla vintage custom jewelry americana.
Tanto colore rosso, rosa antico, blu notturno e nero, per accentuare lo spirito del mood.
ECOROTIC EDEN
Una foresta incantata, che trascina con sé e a sé tutti i sensi, soprattutto vista e tatto. Ispirazione che spazia da Steven Spielberg ai fotografi Sølve Sundsbø e Laurent Seroussi, fino al cinema anime nipponico di Hayao Miyazaki. Fiori ricadenti dal soffitto e pareti a specchio per creare un paese delle meraviglie contemporaneo. E lungo il percorso una serie di ceppi (persino profumanti di resina) ricoperti da tessuti morbidi e selvaggi: peli lunghi in cui nascondere pietre preziose o led nanometrici.
L’ecologia è certo che sia cambiata: non più tristi tessuti grezzi e ispidi, bensì materiali di grande ricerca e dall’aspetto raffinato. Spesso nati dall’abbinamento di materie prime nobili a materiali di scarto, anche tecnologico o plastico. Pattern e lavorazioni che riprendono elementi floreali o del sottobosco, imitando addirittura la corteccia delle piante.
Colori ripresi parzialmente dalla natura autunnale, contaminati dai neutri metropolitani (grigio in primis).
ECOROTIC CIRCUS
L’ultimo spazio ci ha permesso di tornare un po’ tutti bambini, grazie all’ispirazione circense che abbelliva la sala con maxi-scivoli e tavoli ispirati ai tendoni. Non facciamoci però ingannare dallo spirito ludico, perché in realtà questo mondo è pregato dell’essenza dei personaggi di Tim Burton, in modo particolare di Joker, così come del fil Moulin Rouge e delle coreografie contemporanee del Cirque du Soleil.
Tessuti classici, come tartan e pied-de-poule, si abbinano a vernice e latex. Vengono rivestiti da film d’oro, borchiati per effetti 3D oppure abbelliti da passamanerie ed eco-pelliccia. Anche qui dominano i materiali up-cycled per generare nuove forme tessili.
Colori tipici del circo classico: rosso, nero, giallo, bianco.
Barbara LG Sordi
Direttore Accademico e Docente, Accademia del Lusso Milano