Si chiama Living Coral, corrisponde al codice 16-1546 ed è il colore che il Pantone Color Institute ha scelto quale colore rappresentativo per il 2019.
Il Pantone Color Institute mette in evidenza i principali colori stagionali delle passerelle, elabora previsioni sulle tendenze cromatiche e fornisce consulenza alle aziende in merito al colore nell’identità visiva del marchio e dei prodotti: collabora con nomi di livello mondiale allo scopo di integrare tutta la potenza e l’emozione insite nel colore nella strategia di un brand.
Da 20 anni, il Pantone Color of the Year influenza lo sviluppo dei prodotti e le decisioni in svariati settori tra cui figurano moda, arredamento di interni, design industriale, imballaggio dei prodotti, graphic design.
La scelta del colore dell’anno è frutto di un’attenta valutazione e analisi: per effettuare tale selezione, ogni anno gli esperti Pantone perlustrano ogni angolo della Terra in cerca di nuove influenze e tendenze: gli influssi possono provenire dagli ambiti più svariati, dal mondo dello spettacolo e della produzione cinematografica alle collezioni d’arte, dalla moda a tutte le sfere del design, dalle mete turistiche più gettonate ai nuovi stili di vita.
Le influenze possono derivare dalle condizioni socio-economiche ma anche da nuove tecnologie, materiali, texture ed effetti che hanno un impatto sul colore, dalle più importanti piattaforme di social media e persino da vari eventi aggregativi (per esempio sportivi) che catturano l’attenzione internazionale.
Ogni anno, in dicembre, Pantone arriva così a indicare la tinta che contraddistinguerà l’anno successivo: Living Coral prende il posto di Ultra Violet, il tono di viola che è stato il colore simbolo del 2018 e che, a sua volta, aveva preso il posto del Greenery, il tono di verde eletto simbolo del 2017.
Living Coral è una tonalità corallo piena di vitalità con un accenno dorato che infonde energia: vivace eppur delicata, questa tinta avvolge con calore, infondendo conforto e ottimismo in un mondo in continuo cambiamento.
«Il colore è una lente uniformante attraverso la quale percepiamo il mondo reale e digitale»: sono parole di Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute, e rappresentano un’affermazione che sottolinea l’aspetto più importante di questa scelta.
Con l’invasione della tecnologia digitale e con i social media diventati sempre più parte integrante della nostra quotidianità, ricerchiamo esperienze autentiche e coinvolgenti che consentano di instaurare legami personali e intimità: Living Coral invita ad attività spensierate e simboleggia la nostra necessità innata di ottimismo e positività, incarnando il desiderio di una giocosa espressività.
Perché? Perché Living Coral è un colore rassicurante che si manifesta nella natura che ci circonda e che, al contempo, proprio per la sia vivacità intrinseca, mostra una presenza ricorrente nei social media.
Nella sua grandiosa manifestazione sottomarina – i coralli dai quali prende il nome – questa tonalità incanta l’occhio e la mente e ci ricorda come le barriere coralline siano un variegato quanto fragile caleidoscopio di colori offerti da Madre Natura.
Il colore ci ricorda la priorità che natura e ambiente dovrebbero rappresentare nelle politiche e nelle economie globali, facendo riferimento al tema delle risorse naturali in pericolo di cui fa parte la stessa barriera corallina: i cambiamenti climatici stanno purtroppo sbiancando i coralli nei mari di tutto il pianeta, rischiando di cancellare per sempre i loro colori.
Per contro, attorno a noi, vediamo colori molto più saturi: è uno degli effetti dell’influenza dei social media, perché le persone vengono colpite dagli elementi che si distinguono a livello cromatico.
Living Coral è sicuramente un colore visibile sui social, eppure non è sfacciato.
Moda e design hanno già abbracciato la tendenza che, come sempre, non è una novità assoluta quanto piuttosto un ritorno, una memoria di periodi passati: sulle passerelle fioccano proposte di abiti e accessori in vibranti toni corallo, nascono oggetti e complementi d’arredo che da soli ravvivano una stanza e pennellate di Living Coral non mancheranno – naturalmente! – tra i capelli e nel make-up, come già suggeriscono tutti gli YouTuber più amati.
Molti fashion designer si sono cimentati con questo colore osandolo in varianti più o meno sature e instillandolo nelle collezioni per la primavera 2019, in total look oppure spezzandolo con altre tinte e fantasie: giusto per fare qualche esempio, si possono citare i nomi di Marc Jacobs, Sacai, Prada, Elisabetta Franchi, Temperley London, Brandon Maxwell, Poiret, Altuzarra.
Non mancano proposte sportswear tra le quali sneaker proposte da Nike perché una delle qualità migliori del Living Coral è il suo essere estremamente versatile e anche facilmente abbinabile a una vasta gamma di colori: è perfetto, per esempio, abbinato al bianco, ma crea un contrasto interessante con i colori scuri e per questo non è difficile immaginarlo su abiti, costumi da bagno, completi intimi e accessori di ogni tipo, dalle borse agli occhiali da sole.
A differenza di altre colorazioni scelte in passato da Pantone (basti pensare al già menzionato e non facile Greenery, colore Pantone 2017), Living Coral si presta benissimo anche al mondo del beauty.
La nuance risulta infatti particolarmente femminile e possiede un’affascinante sapore rétro, ben adattandosi a rossetti, lucidalabbra, ombretti, blush, smalti: proprio per questo, per il suo richiamo vivace, è una tinta già utilizzata in tantissimi prodotti dei più famosi brand beauty.
Living Coral è ideale per scaldare gli incarnati chiari, ma si sposa perfettamente anche con le carnagioni scure e con la pelle abbronzata, creando un effetto particolarmente attraente.
Ma, come già accennato, il corallo non è certo una novità.
Nell’arte, per esempio, gode di una lunga storia, dalle raffigurazioni rinascimentali del Bambin Gesù al noto pittore Henri de Toulouse-Lautrec con i suoi ritratti delle ballerine del Moulin Rouge vestite con strati di gonne arricciate dalle sfumature arancione rosato; in ambito sartoriale, il colore ha invece raggiunto il proprio apice tra gli Anni Quaranta e Cinquanta del Novecento.
Il numero di Vogue del marzo 1950 prevedeva un articolo sulle tendenze delle collezioni di Parigi: il pezzo includeva un cappotto di Elsa Schiaparelli, i toni arancio-rosati proposti da Cristóbal Balenciaga e un cappotto in velluto di Christian Dior accompagnato da un vezzoso cappello in tinta, fotografato da Norman Parkinson a tutta pagina.
Dopo quello splendido periodo, il corallo visse una breve rinascita negli Anni Sessanta e poi di nuovo negli esagerati Anni Ottanta: a seguire, c’è stata una nuova ricaduta e poi un ritorno in auge con il trend del color-blocking verso il 2010, ovvero con la tendenza a prendere tinte opposte sulla ruota cromatica per abbinarli in nuove combinazioni complementari.
A continuare il gioco è oggi Pantone che celebra questa tinta rendendo Living Coral il colore di un nuovo anno proiettato tra speranze e voglia di positività.
Emanuela Pirré
Docente di Accademia del Lusso
Le foto provengono dal sito https://www.pantone.com/ e dalla pagina Facebook di Pantone https://www.facebook.com/PantoneColor dove potete trovare altre ispirazioni e spunti a proposito del colore Living Coral.