Dogma: il bello che ti travolge, il bello che ti stravolge!

in Interviste

Nuovo anno, nuovo corso di editoria e nuovo magazine. Si è concluso da pochi giorni il corso di “Editoria della moda e coordinamento redazionale” di cui sono docente.
Ed anche quest’anno i ragazzi mi hanno sorpreso realizzando un magazine curato in ogni minimo particolare.


Nove giovani talenti che hanno dato vita ad un magazine indipendente e originale. Così, ancora una volta, da un esame nasce un progetto fatto con il cuore e con la passione per la moda e il lusso.


Ed è proprio da questa passione che nasce Dogma. I ragazzi, nel loro primo editoriale, ci raccontano del loro progetto con queste parole: “DOGMA /dòg·ma/ Principio che si accoglie per vero o per giusto, senza esame critico o discussione.
Partendo da questo assioma che è il punto principale e il punto focale di inizio bisognerebbe sviscerare cosa è realmente un principio così cardine e soprattutto così autorevole da seguire quasi con assoluta imperialità. Dogma è bellezza, una bellezza assoluta, una bellezza che si apre agli oc- chi di chi la guarda e ne rimane estasiato. Una bellezza che non ha bisogno di artefatti o di grandi cerimonie, una bellezza che si presenta per ciò che è e si impone con voracità e predominanza, un qualcosa che entra senza chiedere il permesso e soprattutto senza utilizzare scorciatoie. Promuoviamo una dottrina che ha alla base un sapere avanzato inerente alla bellezza. Ciò che proponiamo è bello in quanto non si fonda sulla soggettività, bensì su un principio che non può essere messo in questione. È bello perché soddisfa i sensi e non potrebbe essere altrimenti. Inutile pensare l’opposto o non considerarlo come certo. Dogma è bello, è bello come tale, è bello che ti coinvolge, è bello che ti travolge, è bello che ti stravolge. È bello proprio perché è diverso, è bello grazie alle sue inevitabili imperfezioni. È un bello che proprio in quanto dogma è vero, unico e indiscutibile. È un bello che ti fa rimanere immobile ed esterrefatto. La bellezza può essere definita come qualcosa di certo ed assoluto in un determinato spazio temporale, essa però alle volte è impercettibile e per questo sfuggente agli occhi di chi la osserva. Vogliamo dunque essere la vostra lente d’ingrandimento in questa realtà altrimenti impossibile da interpretare.”

Un editoriale che racconta tanto, che s’impone e che definisce una nuova estetica. Non a caso il primo numero del magazine affronta proprio il tema del bello.
Tutto nasce da una domanda rivolta in classe: Come definireste il bello oggi?
Le risposte sono state molteplici, chi sosteneva che il bello oggi è l’ordine e il rigore, chi il brutto e il particolare.
Poi arriva una risposta in particolare che irrompe fra tutte: oggi il bello non esiste più! È bello tutto ciò che qualcuno di influente reputa essere bello. Il bello ci viene imposto e noi senza batter ciglio accettiamo che sia bello anche qualcosa che oggettivamente è brutto.

Da questa riflessione i ragazzi hanno costruito il loro magazine. Un magazine incentrato sulla loro visione, una visione, che in un coro generale, ha la “pretesa” di imporsi e farsi spazio, senza alcun timore.
Tutte le cose belle però hanno una fine! E così dopo averli seguiti, indirizzati, motivati e a volte sgridati, è giunto il tempo, di lasciar spiccare il volo ai miei “bambini”, augurandogli di realizzare tutte le loro aspettative. E ricordate Dogma è bello, è bello come tale, è bello che ti coinvolge, è bello che ti travolge, è bello che ti stravolge. È bello proprio perché è diverso, è bello grazie alle sue inevitabili imperfezioni!

Nicola Ievola
Docente Accademia del Lusso